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Siracusa e le necropoli rupestri di Pant ...

  • Siracusa SR, Italia
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Siracusa fu definita da Cicerone “la più bella città della Magna Grecia”. Aveva ragione. Ancora oggi echi della sua antica grandezza rimbombano per le strade e monumenti e chiese avvalorano la sua importanza religiosa e culturale: Siracusa é una meta da non perdere in tutte le stagioni dell’anno, grazie al clima mediterraneo della Sicilia. Inserita nella World Heritage List dell'Unesco nel 2005, la città conserva in ogni angolo ricordi delle sue antiche vestigia, tra testimonianze classiche e splendori barocchi, in uno scenario di irresistibile bellezza. Il sito Unesco contempla due luoghi separati: il centro storico di Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica, testimonianze dello sviluppo di antiche civiltà e della loro progressiva civilizzazione. Grazie ad un'invidiabile posizione geografica, Siracusa è stata sin dall’epoca greca snodo cruciale di scambi commerciali ed è testimonianza vivente degli usi e dei costumi delle popolazioni (e delle dominazioni), che si sono succedute nel Mediterraneo: dai bizantini ai borboni, dagli arabi ai normanni fino agli Aragonesi. Così chiamata dal siculo Sùraka (abbondanza d'acqua), Siracusa fu uno dei principali centri della Magna Grecia, per splendore artistico e per potenza commerciale, uno dei primi centri di diffusione del Cristianesimo nel medioevo e conobbe un nuovo periodo d’oro dopo il terremoto del 1693. Il nucleo urbano più antico è situato nella piccola isola di Ortigia dove si trovano il tempio di Apollo, il più antico della Sicilia, i resti del Tempio di Atena (V° secolo a.C.), in seguito convertito a cattedrale e il Tempio di Zeus detto "rui culonne" (due colonne) perché dell'intera costruzione restano in piedi solo due colonne. Nel corso del IV sec. a.C., Siracusa si allargò con il quartiere residenziale della Tyche e quello monumentale della Neapolis che si aggiunsero ai 3 esistenti: Ortigia, Acradina ed Epipoli. Della dominazione romana l’edificio più noto è l’anfiteatro, magnifico anche il Castello di Maniace, un forte bizantino riconvertito da Federico II di Svevia. Necropoli rupestre di Pantalica Non lontano da Siracusa, situata vicino a delle cave a cielo aperto, si sviluppa la necropoli rupestre di Pantalica, che combina rilevanza ambientale e valore archeologico. Pantalica era un insediamento posto su un altopiano dei Monti Iblei dove trovarono rifugio gli abitanti della fascia costiera costretti a scappare per l'arrivo dei Siculi e delle popolazioni italiche nella prima metà del XIII secolo a.C. A questo periodo risalgono le scenografiche necropoli costituite da circa 5000 tombe a grotticella scavate nella roccia naturale e l’Anaktoron (Palazzo del principe), posizionato sulla cima della collina, che ricorda la grandiosità dei palazzi micenei. Il villaggio che assimilò gli usi e costumi delle diverse dominazioni, nel Medioevo diventò un rifugio delle popolazioni stremate dalle incursioni dei popoli nemici. La bellezza paesaggistica di Pantalica è data anche dallo scenario naturalistico: un'oasi naturale in cui ammirare meravigliosi esempi di flora (anemoni, orchidee, oleandri platani orientali e carubbi) e varie specie animali, come il falco pellegrino, la volpe e il granchio di fiume. Curiosità È la patria di Archimede: noto matematico e fisico greco del III sec. a.C. Nel 1608 a Siracusa arrivò Caravaggio in fuga dal carcere di Malta e dipinse il Seppellimento di Santa Lucia, patrona della città. Lungo le sponde del fiume Ciane cresce il “Cyperus Papyrus Linneo”, una delle innumerevoli specie di papiro presenti al mondo; da non perdere il museo del Papiro, inaugurato nel 1989.

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